THANG-KA
La traduzione letterale della parola tibetana THANG KA significa "messaggio registrato". I Thangka comunicano un messaggio al praticante, servendo come aiuto per l'insegnamento e come aiuto per la meditazione attraverso la visualizzazione della divinità.È un mezzo attraverso il quale la filosofia buddista può essere spiegata. In origine lama e monaci usavano dipinti di scorrimento per istruire il buddista Dharma (insegnamenti). Questi dipinti venivano facilmente trasportati e srotolati per soddisfare le esigenze della popolazione principalmente nomade. Il ama andava in un villaggio, srotolava un thangka e lo usava per illustrare i loro racconti sulla filosofia buddista quando raccontavano davanti a un pubblico. Fino ad oggi alcuni monasteri possiedono enormi thangka (di solito appliqué) che vengono svolti in determinate festività per la visualizzazione e il culto, come vedi nell'immagine a destra. questo è l'obiettivo finale del sentiero spirituale buddista. Ecco perché un thangka a volte viene chiamato "la tabella di marcia per l'illuminazione". Per abbozzare le figure in un thangka il pittore ha bisogno di una conoscenza esatta delle misure e delle proporzioni di ciascuna divinità come stabilito dall'iconografia buddista e dalla pratica artistica. Una griglia contenente queste proporzioni è fondamentale per stabilire la continuità e la corretta trasmissione delle cifre.
THANG-KA
10 Gennaio, 1999